Chiesa di San Carlo Borromeo

Della chiesa di San Carlo non si conosce l’anno di fondazione, il Montella, storico locale, ne fa risalire la costruzione dopo la chiesa Arcipretale di San Giorgio Martire (X secolo).

Della chiesa di San Carlo non si conosce l’anno di fondazione, il Montella, storico locale, ne fa risalire la costruzione dopo la chiesa Arcipretale di San Giorgio Martire (X secolo). In una relazione di Mons. Diotallevi, vescovo diocesano, datata 24 maggio 1629, compare per la prima volta insieme al nome della S. Croce (titolo dato fino allora alla chiesa) quello di San Carlo. Fu la Duchessa Isabella Guevara, per la sua particolare devozione al santo, a volere the la chiesa portasse il nome di San Carlo Borromeo. Una nicchia con l’effige di San Carlo sovrasta il portale in pietra della chiesa. L’edificio, orientato verso ponente, e a pianta rettangolare con tre altari. L’altare sulla destra, entrando in chiesa, è sovrastato da una tela raffigurante il purgatorio; quello sulla sinistra ospita un’altra tela raffigurante San Biagio e Santa Apollonia. Sull’altare maggiore in una nicchia ospitata una statua lignea raffigurante Santa Anna. San Carlo è raffigurato su una tela, in ginocchio, mentre intento a pregare. Sul soffitto si può ammirare una tela di Marco Maffei, datata 1601, raffigurante S. Elena e San Macario al momento del ritrovamento della S. Croce sul monte Calvario. Dal 14 ottobre 1990, causa l’inagibilità della chiesa parrocchiale, la chiesa di San Carlo Borromeo sede della parrocchia di San Michele Arcangelo a Serpentara. La parrocchia dal I luglio 1979 è assegnata alla cura dei Padri Passionisti di Monteoliveto.

Ultimo aggiornamento

20 Ottobre 2021, 09:10